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“Noi facciamo consistere la santità nello stare molto allegri”

La frase di don Bosco, che abbiamo festeggiato lo scorso 31 gennaio, è una di quelle pietre miliari che dovrebbero allargare il cuore e mettere di buonumore. Siamo così convinti che la santità sia qualcosa di serioso e difficile da dimenticarci che, invece, la santità è la cosa più bella che ci possa capitare. Siamo reduci da una visione cristiana piena di sacrifici e di croci e fa bene ricordarci che la nostra fede si fonda su una “buona notizia”, il vangelo, appunto.

Penso che una delle attuali difficoltà del cristianesimo verso i giovani consista proprio nel fatto che non siamo molto bravi, noi cattolici, ad essere allegri. Don Bosco, col suo oratorio, riusciva a radunare i ragazzi e gli adolescenti sfruttati nella Torino in espansione per dar loro accoglienza, ascolto e responsabilità. 

Ci sono momenti, ovviamente, in cui la vita ci segna ed è difficile sorridere. Ma fare esperienza dell’amore di Dio ci mette le ali e anche nella fatica possiamo restare allegri.

5 Comments

  • Lucia1, 10 Febbraio 2012 @ 08:21 Reply

    Hai ragione, Paolo, spesso confondiamo il rispetto verso “Colui che è totalmente Altro” con la faccia seriosa, la rigidità, la compunzione e quant’altro; mi ricorda l’atteggiamento di Micol, la figlia di Saul, moglie di Davide, quando lo vede danzare nudo davanti all’arca, pieno di felicità e lo disprezza per la sua mancanza di dignità.
    Invece il Vangelo è LIETA NOTIZIA, la più bella dell’universo, e questo dovrebbe riempire i nostri cuori di gioia ed allegria.
    “Dio ci ama di un amore infinito e ci vuole salvi” e se lo vuole Lui, come è possibile pensare il contrario?
    Perciò, niente facce tristi all’Eucarestia, ma la felicità della consapevolezza che siamo una sola cosa con Lui… Caspita, che meraviglia!

    Un abbraccio e buona giornata a tutti.

  • michaela, 11 Febbraio 2012 @ 23:51 Reply

    “Il mio giogo è soave e il mio carico leggero” dice Gesù!

    Se solo capissimo cosa vuol dire!

    Ma non è difficile (capire): Lui ci ha lasciato un Comandamento nuovo , il Comandamento dell’Amore; Amore in tutto ciò che siamo e in tutto ciò che facciamo, anche se a volte la Croce da prendere può sembrare pesante.

    Solo così acquistiamo consapevolezza e gioia di essere in ciò che facciamo e di fare in ciò che siamo!

  • Nome, 12 Febbraio 2012 @ 18:48 Reply

    Il tuo libro sul dolore è stupendo: una scia di luce che rompe le tenebre del mistero.

  • Vera, 13 Febbraio 2012 @ 21:46 Reply

    Si’, ci sono dei momenti, in cui si puo’ stare allegri anche nella fatica, e nelle preoccupazioni, anche se parliamo di momenti, che durano momenti,… e io sono d’accordo!
    si’, sono altri istanti in cui la vita segna e lascia le sue impronte dolorose. i suoi graffi, ed e’ piu’ difficile essere consapevoli della serena gioiosa santita’….
    la santita’, la piu’ bella cosa che desidero per me e i miei cari (cari e nemici) e’ intima convinzione che Dio sa quello che vivo, che mi accade, che desidero … Dio sa cio’ che mi accadra’ domani e dopo… lo sa da ieri (da prima che io nascessi) e da sempre, e allora posso guardare ai miei momenti di vario colore con piu’ serenita’, speranza e fiducia, senza ansia: quello che Dio vuole sara’! se mi affido a Lui! e conoscendolo un po’… io so gia’ che tutto sara’ il meglio per me e per chi mi sta intorno. (cari (e) nemici)

  • Luciano, 23 Aprile 2012 @ 21:06 Reply

    A proposito di Gioia e di dolore, Caro Paolo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della spina che si porta appresso San Paolo. E’ possibile che blocchi in qualche modo la grande Gioia che ha nel portare nel mondo la “Buona Notizia”??? un saluto Luciano.

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