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In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». Lc 11,29-32

Continuiamo a chiedere segni, viviamo la fede come una forma di superstizione che poco ha che vedere con la sobrietà e l’equilibrio dei Vangeli. Anche noi, come i contemporanei di Gesù, corriamo il rischio di correre dietro le apparizioni e i miracoli invece di interpretare i tanti segni che il Signore ci manda nella quotidianità. La richiesta del miracolo e dell’apparizione rivela una piccola fede che ha bisogno di prodigi miracolosi senza riconoscere il grande prodigio della presenza del Figlio di Dio in mezzo a noi! In particolare Gesù chiede di prestare attenzione a due grandi segni: quello della profezia dei tanti che, come Giona, ancora ci invitano a conversione e quello della ricerca della sapienza che mise in moto la regina di Saba e la spinse a verificare la fama del re Salomone. Ascoltare la profezia e la sapienza, accogliere chi ci invita a conversione e chi parla con saggezza, dote sempre più rara nelle nostre verbose ma superficiali società. Ben più di Giona e di Salomone abbiamo qui: la Parola di Dio stessa incarnata e resa accessibile ad ogni uomo che cerca Dio. Smettiamola di chiedere segni a e accorgiamoci del grande segno che è Cristo fra di noi!

3 Comments

  • paola, 12 Ottobre 2015 @ 13:07 Reply

    Trovare i segni nel nostro quotidiano , un incontro, un dialogo, la natura, il cielo, la Parola, un’ispirazione , una lettura… ed intimamente gioirne : che meraviglia!
    E per voi, cos’è segno?

  • Federica, 13 Ottobre 2015 @ 00:50 Reply

    Nella fatica, nella tribolazione, nella prova, nella persecuzione, nella solitudine, nell’indifferenza, solo il Signore, sempre e soltanto Lui, mi ha soccorso e consolato.

  • roberto, 13 Ottobre 2015 @ 17:09 Reply

    Eccezionali, Paola e Federica! Pare vi siate accordate all’unisono: l’una per i segni “positivi” l’altra per quelli “negativi”… tratteggiandone così l’altalenare della vita, che certamente è tutta coesa nel “grande segno che è Cristo fra di noi!”… Segno di misericordia e compassione infinite..

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