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In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».Gv 3,7-15

Ora tutto è chiaro. Ora che il Signore risorto illumina la mente e il cuore dei discepoli, tutto acquista un senso e una dimensione diversa. Così i discepoli riprendono in mano le parole del Maestro e le rileggono alla luce di ciò che è avvenuto. Fra i vari episodi uno in particolare acquista un significato nuovo: l’incontro di Gesù con Nicodemo, capo dei farisei. È Nicodemo stesso, divenuto discepolo, a parlarne. È andato da Gesù di notte per imbarazzo: il Nazareno è un personaggio particolare, è rischioso frequentarlo, meglio farlo di nascosto. E Gesù lo aveva invitato ad uscire dai suoi schemi mentali, a rinascere dall’alto. Nicodemo, allora, aveva tentennato: tutta la sua preparazione teologica non gli era servita davanti all’enigma proposto da Gesù. Alla luce del risorto tutto è chiaro; anche quel curioso riferimento all’episodio dei morsi dei serpenti velenosi aveva un significato: come Mosè aveva fatto fondere un serpente in bronzo per poi innalzarlo, così che gli ebrei morsicati dai serpenti potessero guarire, così Cristo, innalzato sulla croce, libera i discepoli dal morso del peccato e della morte. Anche noi siamo invitati a rileggere la nostra vita alla luce della resurrezione…

2 Comments

  • Claudio, 5 Aprile 2016 @ 01:39 Reply

    Quante volte anche noi andiamo a cercare Gesù di notte per imbarazzo … Il bello è che a Lui non importa … Sta sempre lì ad aspettarci.

  • Federica, 6 Aprile 2016 @ 16:22 Reply

    Un esempio banale, ma pur significativo: quanti oggi si imbarazzano nel fare il Segno della Croce passando davanti ad una Chiesa! Ancor più, specie a quei tempi, incontrare e parlare con Gesù!

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