Signore del tempo e dello spazio,
Infinito Dio diventato bambino,
Padre e Madre che ti sei raccontato e dato in Gesù,
Maestro e Signore,
luce e cuore, pace e abisso, vetta e tormento.
Ti ringrazio per l’anno che mi hai dato da vivere, per le persone che ho incontrato, per le cose che ho fatto, per le emozioni che ho vissute, per i pensieri che mi hanno accompagnato, per ogni singolo giorno, per ogni singolo istante, per ogni singola azione.
Certo, come ogni anno, come sarà il prossimo anno, ci sono stati anche eventi negativi ed errori e sbagli, peccati e inadempienze, rabbie e paure. Perché la vita è necessariamente un intreccio di acqua e fango anche se vorremmo che tutto fosse solo positivo, solo facile, solo felice, negando la misteriosa dinamica dell’Universo di cui facciamo parte, in continua evoluzione, in continuo cammino. Ma ti ringrazio per avermi dato la forza di non scoraggiarmi troppo in quei momenti, di non piangermi addosso, di non incolparne gli altri, di non sentirmi a credito verso la vita. E di avere vissuto l’ombra come riflesso della luce.
Ti ringrazio soprattutto per tutta la verità che ho scoperto in me, intorno a me, riflesso del tuo disegno sul mondo e dell’avere potuto, come Maria, ancora una volta, fare della mia vita una ricerca meditata, una scoperta inattesa. Credo di sapere e ogni volta all’orizzonte scopro cose inattese, immense, che ancora lasciano intuire che altro ci sarà da capire.
Ti affido l’anno che verrà. Spero sia felice, e pieno di soddisfazioni, e lieve per l’umanità sofferente. Ma spero, soprattutto, che sia ancora frizzante di curiosità, di umiltà sana e serena, di tempo colmo di silenzi e di ascolto. Di compassione. Di gratitudine. Di amore. Del tuo sorriso. Della benedizione da dare e da ricevere. Dello sguardo altro su ciò che accade.
A te lode, Signore del tempo e della Storia.
A te lode. Amen.
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