Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo
Commento al Vangelo del 27 Marzo 2021 | Gv 11,45-56

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
Gv 11,45-56

È Caifa a esprimere ciò che tutti pensano in cuor loro. Gesù non può vivere, è destabilizzante, raduna attorno a sé dei fanatici e i romani, che finalmente hanno concesso qualche libertà ai giudei, potrebbero stringere nuovamente il cappio. La real politik del sommo sacerdote non fa una grinza: meglio sacrificare il Nazareno piuttosto che correre il rischio di veder soffocare nel sangue una rivolta, sacrificando il popolo. Terribile, ma vero. E l’evangelista Giovanni dona il colpo d’ala, inatteso: anche se non lo sa, Caifa sta dicendo il vero. Gesù morirà esattamente per salvare l’intero popolo. Caifa pensa ad una soluzione drastica facendo un evidente calcolo politico. Ma, essendo sommo sacerdote, sta profetizzando… Dio scrive sempre diritto sulle nostre righe storte. Ed è lui che guida la Storia anche quando gli uomini di fede non fanno quello che dovrebbero fare. Pensate davvero che la nostra miseria possa fermare l’azione di Dio?

4 Comments

  • Lucio Marzullo, 27 Marzo 2021 @ 07:31 Reply

    Grazie Paolo, nessuno fermerà Dio perché lui ci disarma sempre con la sua parola e la sua misericordia.

  • viviana fabbri, 27 Marzo 2021 @ 08:09 Reply

    E’ consolante sapere che anche i nostri errori possono essere trasformati dal buon Dio in qualcosa di positivo per noi e per gli altri.

  • Patrizia, 27 Marzo 2021 @ 10:32 Reply

    La ns cattiveria, il nostro malomodo di comportarci il Signore li trasforma in bene e ci offre ogni giorno la possibilità di cambiare, di cambiare i ns cuori

  • BENEDETTO, 27 Marzo 2021 @ 20:54 Reply

    Faccio fatica a pensare che Gesù si è lasciato mettere a morte, quella morte, per salvare tutti noi!
    Non ce n’era bisogno: nella Sua onnipotenza può salvarci tutti e subito!
    Penso invece che sia morto per essere stato coerente fino alla morte al suo messaggio perché anche ciascuno di noi possa essere come Lui fedele fino a dare la vita per la coerenza al “messaggio”!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbero interessare