Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo
Commento al Vangelo del 18 Settembre 2021 | Lc 8,4-15

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

Lc 8,4-15

Semina, il seminatore, e la Parola cade con abbondanza ovunque, finanche sulla dura terra della strada, sperando che in qualche modo spezzi la crosta ed attecchisca. Semina, il seminatore perché Dio non smette di parlare, di comunicare, di raccontarsi, di donarsi. Parla ai nostri cuori e sta a noi capire come accogliamo questa Parola. Siamo noi quel terreno che a volte nemmeno ascolta, a volte accoglie con entusiasmo ma con poca costanza, a volte lasciandosi distrarre dalle troppe preoccupazioni. Ma se abbiamo davvero il coraggio di spalancare il cuore portiamo frutto, tanto frutto. Perché la Parola in noi fiorisce se la lasciamo fare. Parla in parabole il Signore anche se molti vedendo non vedono e ascoltando non ascoltano, come si dovrebbe più correttamente tradurre. Ma noi, oggi, prendiamo coscienza di quanto la Parola possa cambiare la nostra vita! Lasciamoci fare.

2 Comments

  • Lucrezia, 18 Settembre 2021 @ 13:59 Reply

    Il mio seme in quale terreno si trova?..quante volte Signore non sappiamo fare germogliare dentro il nostro cuore la Tua Parola..quante volte…le distrazioni e le circostanze della vita ci fanno spesso dimenticare la Tua Parola..ma mi piace pensare Signore che ogni giorno ci doni sempre l opportunità per ricominciare e crescere per maturare ..per fare fruttificare la tua Parola dentro di noi e viverla nel nostro quotidiano..e farla vivere a chi incontreremo .. è la nostra compagna di vita la Tua Parola,Signore.!.santa domenica

  • Silvia Battini, 19 Settembre 2021 @ 00:46 Reply

    Paolo, perché spiegare solo ai discepoli?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbero interessare