Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo
Commento al Vangelo del 09 Novembre 2021 | Gv 2,13-22

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Gv 2,13-22

Davvero Dio ha messo piede su questa terra? Davvero la abita? La riflessione del popolo di Israele che, lentamente, prende coscienza di quanto è amato, ci introduce alla curiosa festa di oggi in cui in tutta la Chiesa si celebra la dedicazione della cattedrale di Roma (san Giovanni, non san Pietro). La madre di tutte le Chiese invita le Chiese sorelle a fare memoria del senso del tempio nel cristianesimo che poco ha a che vedere con la visione del luogo sacro misterioso e intangibile. Ormai, per noi discepoli, è l’uomo ad essere il luogo che Dio abita e Dio cerca chi lo adora in spirito e verità. I luoghi in cui le comunità si radunano, allora, diventano luoghi santi perché radunano discepoli che celebrano il Santo. Le chiese sono luoghi di incontro perché accolgono una Chiesa in costruzione. E se, lungo i secoli, spesso i nostri edifici sono diventati straordinari luoghi d’arte è perché accolgono una Chiesa. Ma se, purtroppo, si riducono ad essere solo (magnifici) musei di opere d’arte, dobbiamo interrogarci seriamente…

2 Comments

  • Milena, 9 Novembre 2021 @ 14:24 Reply

    Diverse volte ho tentato di entrare in alcune cattedrali delle nostre splendide città italiane, con l’intenzione di accendere una candela e dire una preghiera davanti a Gesù. Spesso sono stata cortesemente invitata ad entrare da una minuscola porta laterale (ad esempioa Siena), e una volta entrata, mi sono ritrovata in 2 mq confinati da paletti che mi portavano ad 1 piccolo altare, poiché, per poter accedere all’altare maggiore, avrei dovuto pagare il biglietto d’ingresso come diversi turisti con tanto di guida avevano fatto. Lo trovo SCANDALOSO

  • Assunta corongiu, 10 Novembre 2021 @ 06:48 Reply

    Non importa la grandezza della chiesa ma è importante molto incontrare Gesù anche nell’accoglienza per me la chiesa più bella è stata una piccolissima chiesa ortodossa piena di icone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbero interessare