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Commento al Vangelo del 19 Luglio 2022 | Mt 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Mt 12,46-50

Non ci piacerebbe essere figli di un grande personaggio della storia? O di un attore contemporaneo? O di un cantante famoso? O di uno degli uomini più ricchi del pianeta? Pensate che bello: vivere in case lussuose, poter girare il mondo, avere a disposizione ogni lusso e soddisfare ogni desiderio… La cosa divertente è che siamo già molto di più: siamo figli del gran Re dell’Universo, figli di Dio. Che non pone la sua gloria nella ricchezza o nella fama ma nell’amore e nel farsi servo della nostra felicità. Così Gesù osa proporre una nuova categoria sociale che supera i legami di sangue: il discepolato. Non abbiamo scelto la famiglia in cui nascere, spesso l’esperienza famigliare che facciamo non è sempre esaltante. Ma scegliere di seguire il Nazareno, prendere coscienza di essere concittadini dei santi, scoprirsi figli di Dio perché cerchiamo la volontà (amorevole) del Padre ci spalanca la vita ad una visione nuova delle cose.

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