Commento al Vangelo del 21 Novembre 2022 | Lc 21,1-4
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Lc 21,1-4
Seguire Cristo re, essere figli del gran re significa non caricarsi di onori (presunti), di riconoscimenti, ma imitare le sue scelte, ripetere i suoi atteggiamenti, condividere la sua prospettiva di vita. Gesù propone come modello il gesto della vedova che getta nel tesoro del tempio pochi euro, pochi spiccioli. Niente rispetto alle cospicue donazioni dei notabili che con grande visibilità sostenevano le ingentissime spese di rifacimento del tempio. Non riceverà nessun plauso la povera vedova, non figurerà in nessun libro dei benefattori, non riceverà l’attenzione del parroco alle porte della chiesa. Ma riceve l’attenzione di Dio, perché in quel gesto ha messo del suo, una parte di sé, non importa cosa ne faranno di quei pochi soldi. Questo siamo chiamati a fare: a diventare dono. Per chi incontreremo oggi, per la Chiesa, per il mondo, per il Regno. E non per averne un improbabile tornaconto ma per diventare figli del re.
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