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In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Mc 6,30-34

Sono tornati dal loro primo viaggio missionario, il Signore ha avuto fiducia di loro, li ha inviati a due a due per preparare la sua venuta, per raccontare di Dio, per annunciare il Regno. Lo hanno fatto con entusiasmo, lo hanno fatto anche con un po’ di timore, pensando di essere incapaci ad assolvere un tale impegno, ad accogliere una così grande responsabilità. E ora tornano e si radunano intorno a Gesù raccontandogli tutto quello che hanno fatto e quello che hanno insegnato, perché a Gesù sta a cuore quello che facciamo e quello che diciamo, perché Gesù si fida di noi e chiede ogni giorno di renderlo presente e vivo con i fatti più che con le parole, con il cuore più che con la testa, ed è contento di ascoltare da noi quello che ci succede. Che bello pensare che la nostra preghiera possa diventare anche questo: raccontare a Gesù quello che abbiamo fatto, raccontare a Gesù con semplicità e pazienza tutto quello che sta accadendo, tutto quello che siamo riusciti in qualche modo a fare per renderlo presente. Ha compassione della folla il Signore, perché sono, perché siamo, come pecore senza pastore ed è Lui che si mette ad insegnare anche attraverso di noi. Ascoltiamo quanto oggi ha da dire, raccontiamo quanto abbiamo ascoltato, viviamo quello che abbiamo capito.

1 Comment

  • Paolo P., 4 Febbraio 2023 @ 09:36 Reply

    …ma quanta serenità nel brano di oggi! Grazie Paolo perché ci proponi sempre una chiave di lettura che illumina un po’ la nostra giornata.

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