Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
Mt 26,14-25

Tu l’hai detto. Molte volte, nel vangelo di Matteo, Gesù dona questa risposta ad una domanda diretta. Così al Sommo sacerdote che gli chiede se egli sia il Figlio di Dio, così a Pilato. Tu lo dici: sta a te decidere. Sta a te decidere se Gesù è il Messia, sta a te decidere se sono innocente, sta a te decidere, Giuda, se vuoi essere il traditore. Davanti ad un mondo che incolpa sempre gli altri, che fugge le proprie responsabilità, Gesù ci tratta da adulti, ci obbliga a stare davanti alle nostre scelte senza scappare. Non è colpa degli altri se la mia vita va male, non ce l’hanno con me in ufficio e quindi sono infelice, non ho avuto un’infanzia difficile e allora divento un violento. Possiamo essere influenzati fino al limite, pagare un pesante pedaggio al nostro passato, alla nostra formazione, al nostro carattere, ma restiamo straordinariamente liberi. Così è Giuda: libero di decidere se fare il traditore o meno, in realtà Giuda non sembra voler consegnare Gesù, come leggeremo nel processo, ma piuttosto combinare un incontro col Sinedrio, forse nella segreta speranza di vedere Gesù riconosciuto come Messia. Povero Giuda. E poveri noi.

 

7 Comments

  • Federica Tassi, 5 Aprile 2023 @ 07:51 Reply

    Scusate se mi permetto, ma trovo molto di cattivo gusto continuare a mettere le immagini dei mosaici di Marko Rupnik in questo tempo in cui il gesuita si trova al centro di uno scandalo pesante per tutti. Un po’ di sensibilità in più non guasterebbe. Esemplare a tal proposito la scelta fatta a Lourdes…
    Grazie.
    Suor Federica Tassi

    • Paolo, 5 Aprile 2023 @ 09:58 Reply

      Cara suor Federica, grazie per l’annotazione. Ti voglio far notare, però, che le notizie che abbiamo su padre Marko sono al momento, di fatto, perlopiù giornalistiche. Non è stato avviato nessun processo civile o penale a suo carico e, al momento, lui stesso non ha proferito parola a tal proposito. Se vige il principio di innocenza fino a prova contraria nel mondo, non dovremmo fare di più fra noi discepoli? Quand’anche venissero comprovate le accuse e venisse sanzionato, cosa che non mi auguro soprattutto per le presunte vittime, allora nei confronti di Padre Marko, fatta salva la giustizia, non dovremmo forse applicare a lui quanto diciamo continuamente, cioè la possibilità di redimersi e di cambiare il suo cuore? Inoltre non vedo alcun collegamento fra le sue eventuali responsabilità e la sua arte: non corriamo il rischio di farci catechizzare dal mondo assumendo anche noi la “cancel culture”? Che ne facciamo delle opere del Caravaggio, omicida, o di Michelangelo, omosessuale? Vedo una pericolosa deriva in questo atteggiamento. Infine: il vescovo della sua città, Lubjana e il vicario di Roma hanno ribadito che, fatte salve le sue responsabilità nulla si eccepisce sulla sua teologia, sulle sue riflessioni di spiritualità e la sulla sua arte. Preghiamo per le sue presunte vittime, certo, applichiamo la giustizia (fidandoci della Chiesa!) e se si rivelasse colpevole facciamo come fecero i figli di Noè che, saputo da Cam di averlo visto ubriaco e nudo, lo coprirono con un manto per compassione. Se padre Marko mostrasse le sue “nudità” e davvero avesse operato in maniera inopportuna e peccaminosa, diamo a lui ciò che chiediamo per noi: la possibilità di cambiare. Ciò che chiedo per me,

  • Virginio, 5 Aprile 2023 @ 11:22 Reply

    Grazie Paolo per questa risposta chiara ed equilibrata, anzi semplicemente cristiana!!! Mi interpella in prima persona e non vorrei fare la fine dei tanti accusatori della adultera, pur peccatrice, messi a tacere dalle proprie responsabilità!! E poi la misericordia divina e umana tanto cara a Papa Francesco (e al Padre) ci danno una direzione precisa verso tutti, buoni e cattivi, peccatori e vittime! Lotto ogni giorno con la tentazione di schierami e giudicare….

  • Patrizia, 5 Aprile 2023 @ 11:49 Reply

    Cara suor Federica, sono una cattolica claudicante e ignorante, e sebbene nella mia diocesi, diversi anni fa, uno scandalo clamoroso ha colpito tutta la comunità, non sono mai riuscita a condannare quell’uomo (allora sacerdote), che poi fu condannato dalle autorità. Così come non riesco a condannare Giuda, anzi spesso mi immedesimo nella sua disperazione.
    Quello che trovo sconcertante è leggere le parole un po’ fuori luogo di una religiosa. In fondo leggiamo il commento al vangelo per comprendere meglio quanto il Padre ha fatto per noi, per lo meno è quello che tento di fare io, ma ripeto, non sono un’esperta e non mi intendo d’arte.

  • Tamara, 6 Aprile 2023 @ 00:16 Reply

    Comunque ne’ Michelangelo ne’ Caravaggio erano gesuiti e sacerdoti ne’ insegnavano ad altri la dottrina che scaturisce dal Vangelo.Mi chiedo con quale animo un peccatore non pentito,perché la cosa durava da tempo , continui a fare omelie che lo condannano senza batter ciglio.Senza contare che la sua “arte” è ripetitiva superficiale schematica solo descrittiva costosa e di bello ha solo il materiale vetroso che la salva….Questi eccessi di misericordia lasciamoli a Dio ,in caso contrario pecchiamo pure allegramente ,non c’è problema…

  • Federica Tassi, 6 Aprile 2023 @ 09:03 Reply

    Carissimi tutti,
    Nel mio commento non ho parlato di condanna di Rupnik, ma solo di sensibilità. È vero che in questo scandalo c’è un presunto colpevole o un presunto innocente. E non sta a me valutare se sia l’uno o l’altro. Ma ci sono anche presunte vittime. Forse, sospendere temporaneamente la pubblicazione delle immagini dei mosaici fino al momento in cui si abbiano notizie più sicure sarebbe stato più rispettoso anche per le seconde. Mi spiace che Patrizia ritenga fuori luogo le mie parole, che non mi pare esprimessero giudizi sommari o sentenze. E non credo che una sospensione temporanea di quelle immagini possa essere assimilata alla cancel culture.
    In amicizia.
    Suor Federica

    • Paolo, 7 Aprile 2023 @ 08:55 Reply

      Grazie a te suor Federica. E’ evidente che è un tema molto sensibile perché ci sono molti valori e molti dolori in gioco. Ritengo che nessuno voglia sminuire la situazione ma nemmeno cadere nella logica del mondo che condanna prima di conoscere, ma affrontare questo ed altri scandali, qualunque verità emerga, con un modo altro e alto di accogliere e vedere. Credo che la Chiesa sia lunga, larga e profonda e ci sia spazio per ogni opinione che rimanga nell’alveo della richiesta di Gesù di esprimere amore e rispetto e che valga il principio per cui il peccato di condanna ma il peccatore si accoglie. Legittimo, perciò, rispettare ogni parere equilibrato ed evangelico come il tuo. Rimango della mia idea non ritenendo opportuno cancellare delle immagini che ritengo intense e significative e che sono scelte liberamente dal mio staff lasciando ovviamente al lettore la possibilità di leggere altri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbero interessare