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Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

Oggi la Chiesa proclama la grandezza di uno dei suoi figli più amati e conosciuti: Giuseppe, padre di Gesù nostro Signore e amato sposo di Maria, madre di Dio. Un augurio a tutti i papà che da lui imparano la responsabilità di amare.

Immenso Giuseppe, abituato all’odore della colla e della resina, con la mani indurite dal legno e dalla malta, silenzioso protagonista della follia di Dio! Devoto israelita che aveva il sogno di sposare una brava e onesta ragazza e di ingrandire la bottega ora che, a Sefforis, si stava costruendo una nuova città. E che, invece, deve cambiare i suoi progetti, come ci racconta Matteo, e fidarsi. Fidarsi della testimonianza della sua giovane e promessa sposa, adombrata dallo Spirito, che non lo ha tradito per i riccioli scuri di un altro uomo, ma che si è concessa in sposa all’Altissimo. Cosa ne sa lui, uomo semplice, di apparizioni e di promesse? La notte insonne e popolata di incubi lo porta a deliberare a salvezza di Maria, rinnegandola pubblicamente per salvarle l’onore e la vita. E proprio quando, trasgredendo la Legge!, compie un immenso gesto di giustizia, Dio lo rassicura: non temere, Giuseppe. Non teme, Giuseppe, si fida e prende con sé Maria il figlio non suo, che farà suo nell’affetto e nella quotidianità. Giuseppe, che hai saputo mettere da parte i tuoi sogni, il tuo orgoglio di maschio ferito e hai fatto spazio alla novità di Dio che irrompe nella vita, prega per noi!

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