Un uomo guarda davanti a sé, assorto, in un gelido paesaggio urbano invernale.
Ma noi lo vediamo di spalle.
L’ambientazione situa la scena in una città europea, francese, intorno agli anni sessanta.
Un magnetico bianco e nero ci consegna uno scatto magnifico. Niente post-produzione, niente focali, Cartier-Bresson fotografava con una Leica a ottica fissa. Come fare il trapezista senza rete di sicurezza.
Davanti all’uomo, in alto, due uccelli in movimento.
Lo sguardo, dopo avere assaporato la composizione, nota i dettagli. Poi vede quella gamba che manca e, sulla destra, due stampelle appoggiate.
E immagina le riflessioni dell’uomo che vede, liberi, librarsi gli uccelli.
Cosa proverà? Rabbia? Depressione? Euforia? Nostalgia?
Si apre un mondo in chi guarda, storie che fluiscono nella mente.
Potenza dell’arte.
(La mostra “Landscapes” di Henri Cartier Bresson al Forte di Bard, Aosta fino al 21 ottobre. Ingresso 8 €).
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