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220px-Sandro_Botticelli_050Sant’Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia – attualmente Souk-Ahras in Algeria – il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve un’educazione cristiana, ma dopo aver letto l’Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce sant’Ambrogio. L’incontro si rivela importante per il cammino di fede di Agostino: è da Ambrogio che riceve il battesimo. Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche – quest’ultime riflettono l’intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita – sono tutt’ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all’età di 76 anni.

Agostino è stato un gigante nella fede, la sua dottrina e si suoi scritti hanno spaziato su mille temi e la sua elaborata teologia ha colto alcune profonde verità di fede che permangono attuali e vitali. Ma quello che mi piace di Agostino è stata la sua vicenda personale, il suo passare dall’agnosticismo alla fede passionale e convinta grazie all’avvincente testimonianza di sant’Ambrogio. Vissuto in tempi simili ai nostri, Agostino ci richiama al primato dell’incontro con Cristo che poi diventa impegno e servizio alla Chiesa. Alcune sue parole ancora ci fanno vibrare il cuore e gli chiediamo di vegliare sulla sua Chiesa: Tu ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore è senza riposo finché non dimora in te.

«Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Sì, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle sembianze delle tue creature. Eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, respirai ed ora anelo verso di te; ti gustai ed ora ho fame e sete di te; mi toccasti, e arsi dal desiderio della tua pace. » (Confessioni X, 27.36)

112 Comments

  • Lucia S, 27 Agosto 2009 @ 22:43 Reply

    http://www.youtube.com/watch?v=Ki5UhrzfCCc

    Che sorpresa, Saulo!
    dall´Argentina, mandi!
    e shalom a tutti!
    un forte abbraccio a Sandro…
    e besitos sparsi….

  • lidia, 28 Agosto 2009 @ 00:54 Reply

    E’ il pezzo delle “Confessoioni” che amo di più, questo processo dalle creature a Dio e ritorno. Mi ha sempre dato l’impressione di “leggere” nella vita il Tabor, la Trasfigurazione.
    Nessuno si può mettere davanti a Dio, ma Dio mette tutto in Sé ed amando Dio non si può fare a meno di amare il prossimo e tutto ciò che è uscito dal pensiero e dalle mani di Dio.
    Andata e ritorno.
    Ci sono state delle conversione avvenute per amore umano.

    Ed ora … a nanna! domani mattina alle 6,30 svegliaaaa!!!

  • Suor Nerina, 28 Agosto 2009 @ 01:41 Reply

    Ho cominciato a interrogarmi sulla mia vocazione proprio leggendo Le Confessioni di Sant’Agostino durante un campo-scuola estivo per ragazzi delle medie..me lo ero portato dietro per leggerlo nei momenti di pausa e così…ora mi commuovo ogni volta che ascolto o leggo queste sue parole.
    Un saluto a tutti da Ancona, dove mi trovo in vacanza da mio fratello..spero di fare un salto anche a Loreto, a due passi da qui, e vi porterò tutti nella preghiera..
    http://www.youtube.com/watch?v=rlH0XES3dO4
    http://www.youtube.com/watch?v=mqwoDP6L9jM
    http://www.youtube.com/watch?v=bDuKasEaII8

  • SPINA, 28 Agosto 2009 @ 08:40 Reply

    Se fosse possibile scrivere del mistero dell’incontro dell’uomo con Dio…Agostino ha detto del suo incontro, del suo mistero,della sua vita che inesorabilmente si capovolge.
    Dio ha dato a quest’uomo la capacità di trovare le parole a quell’inquietudine che non da pace, dolorosa ma dolcissima che perseguita tutti noi.
    Forse a causa del mio temperamento, forse a motivo della mia “storia”, mi trovo a mio agio nel “sentire” così come descrive Agostino.
    Mi accorgo che sono molte le persone che leggono…in silenzio, forse perchè pensano di non aver nulla da dire,forse perchè hanno paura di dire cose sbagliate,forse per quella sorta di pudore, che pudore non è ma paura di guardarsi dentro ed ancor di più di affidarsi allo sguardo di altri…al loro giudizio.
    Io credo che questo luogo invece sia luogo di dono, di condivisione, di accoglienza ….
    In ciascuna dalle nostre diversissime vite Dio ha parlato, in tanti modi, in qualcuna come ad Agostino,in qualcuna in modo diverso …perchè Lui le studia veramente tutte.
    é un tesoro enorme, diviso in tanti piccoli pezzi distribuiti dentro ciascuno di noi….dentro le nostre storie, dentro la vita di tutti nessuno escluso
    IO vi ho un pò raccontato di me,della mia vita alle volte misera e distratta,che Dio sa rendere luminosa e piena di voglia di amare,qualche volta per farsi sentire Lui ha dovuto organizzare dei veri e propri “colpi di scena”….alle volte ci ho messo anche un pò a sentire che sotto c’era il Suo Amore.
    Sono una persona normalissima, che pensa cose normalissime e spesso ,haimè,scontatissime:ma una cosa è certa sono una persona che ha incontrato Dio ,e per questo il mio cuore ha un atteggiamento particolare è Spalancato sul suo
    mistero .aperto alla Novità,così la mia anima trova pace, la Sua pace, quella condizione che ogni uomo cerca dal momento in cui capisce di esistere.
    Non è un trattato di filosofia amici,tutto ciò ha risvolti praticissimi, gli stessi che hanno ribaltato la vita di tante persone , noi li chiamiamo santi,ma sono solo persone che hanno dato sè stesse a Dio.
    Allora sono santa ?No,sono una persona che ad un certo punto del suo cammino ha la sfrontatezza di donare il proprio nulla al Tutto.Cosa se ne fa del mio nulla un Dio?Non lo so ma me lo ha chiesto ed io tremando ma felice l’ho dato.
    E l’avventura va avanti…quanto lavoro da fare…e come Agostino vedo la mia vita che si RIBALTA,inesorabilmente. Ciao buona Giornata Spina.

  • lidia, 28 Agosto 2009 @ 08:56 Reply

    @SPINA
    Ti riconosco, Spina, mi riconosco in te.
    E’ questo che fa di noi quel famoso “Corpo”. Un po di te in me ed un po’ di me in te; un po’ di noi in altri, ma tutti in Lui.
    Agostino ha capito questo, credo, attraverso una lotta furibonda senza esclusioni di colpi! Ma straordinariamente quello che ha dosato le Sue forze è stato l’Onnipotente.

    Ultimamente vedo in tante persone quel “Su di te ha steso la Sua ombra la potenza dell’Altissimo” … l’Annunciazione appunto! Ed è l’ombra di Dio che si stende con delicatezza su di noi, non la Sua piena Luce.
    Siamo, come dire, ri-concepiti con questa ombra.
    Un’ombra, poi, che trova riscontro nel Vangelo della Resurrezione vissuto e provato negli Atti degli Apostoli dalla Pentecoste in poi.

  • alba, 28 Agosto 2009 @ 08:59 Reply

    Io come mamma mi affido anche a S.Monica, mamma di S.Agostino, pregando perchè i miei figli possano viviere L’INCONTRO con Cristo, incontro che spalanca gli orizzonti..ci fa scoprire di essere assetati di Dio..da senso alla ns vita..
    come mamma prego e affido…. chiedo anche a voi tutti di pregare per i miei figli e per tutti i giovani che , forse anche a causa dei nostri e quindi anche dei miei comportamenti poco coerenti di adulti, si sono allontanati dalla fede..
    Buona giornata a tutti!

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 10:27 Reply

    Nelle parole di Sant’Agostino ci vedo proprio quel senso di vuoto che riempiva il mio cuore quando cercavo senza sapere cosa, e soprattutto lo cercavo “fuori”, negli altri, in un amore che non mi bastava mai, che chiedeva tutto tranne quello che avrei voluto donare, che mi dava solo quello che non cercavo. Mi mancava sempre qualcosa, fino a quando Lui mi ha aperto le orecchie, ha fatto in modo che io potessi dargli la possibilità di parlare, e si è fatto sentire, è entrato nel mio cuore e mi ha fatto capire che è là che dovevo cercarlo, mi ha fatto sentire che era lì da tempo che mi aspettava, e mi ha fatto sentire finalmente amata, così com’ero, come nessuno mi avrebbe mai accettata e amata…e mi ha ribaltato l’esistenza!
    E da quel momento in poi la sete di Lui aumenta, aumenta, e non desidero più altro perchè niente è come Lui, e non desidero altro che raggiungerLo…
    E’ così che si è fatto “vivo” con me, e ora mi sembra di non aver affatto vissuto veramente fino ad ora.
    Pensavo a quella sete di Lui che aumenta sempre di più: credevo dipendesse dal fatto che non potendo riceverLo nel sacramento dell’Eucarestia, la mia fame e sete non poteva essere saziata…e invece ora so che non è così, che la mia sete e fame di Lui aumenterà sempre fino al giorno che finalmente potrò incontrarLo…e solo allora avrò pace…

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 10:30 Reply

    Laura,
    ieri sera ti ho pensato 🙂

    Al TG1 stavano trasmettendo le immagini dell’intervento di Tony Blair al Meeting di Rimini dove ha parlato della sua conversione ed ha esordito :

    “E’ colpa di mia moglie 🙂 ”

    Pensa …. sua moglie fervente cattolica, è riuscita a convertire il primo ministro della Chiesa Anglicana !!!!

    Abbi Fede e prego ed ho pregato per te e la tua famiglia 🙂

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 10:35 Reply

    @Saulo
    🙂 Grazie Saulo, sei un tesoro!!!
    Mio marito è un osso duro…ma anche io non ero da meno! E se ci è riuscito con me…

  • miriam, 28 Agosto 2009 @ 11:37 Reply

    Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi ti ho amato…..Cristo, il “bel Pastore” e’ la rivelazione della bellezza che salva.“ il più bello fra i figli degli uomini”.una conversione con s agostino, vista come un approdo alla vera bellezza. Agostino dà del Tu alla Bellezza, intrattiene con la bellezza un diaologo personale… la riconosce nella condizione divina e salvifica, il suo essere “tanto antica e tanto nuova”, eterna e sempre viva, degna di amore assoluto. La Bellezza non è qualcosa, è Qualcuno, l’Unico che si debba amare al di sopra di tutto, perché è la sorgente e il termine stesso dell’amore.Di fronte a questa Bellezza prima e ultima, Agostino, riesce a riconoscere la grandezza e i limiti delle bellezze penultime ed afferma che proprio la bellezza delle creature lo aveva tenuto lontano dal Creatore. Questi lo ha raggiunto, però, con la Sua bellezza attraverso quella via dei sensi, mediante la quale percepiamo il bello in ogni suo apparire …
    L’itinerario di Agostino appare dunque come un cammino dalla bellezza alla Bellezza, dal penultimo all’Ultimo, per poter poi ritrovare il senso e la misura della bellezza di tutto ciò che esiste nella luce del fondamento di ogni bellezza.È ancora nelle Confessioni che si trova questa considerazione: “Non è forse vero che noi non amiamo che il bello?” Il movimento della bellezza non è che il movimento dell’amore: “ordo amoris” è il mondo del bello.È questa attrazione verso la bellezza ultima, è questo amore che ispira l’intero movimento di ritorno del creato al Creatore: la bellezza dell’Amore infinito apparso in Gesù Cristo suscita l’amore della bellezza, che di grado in grado fa percorrere all’uomo interiore la via che porta alla gioia in Dio tutto in tutti.La via della Bellezza si rivela così come la via di Dio, e perciò come la via della salvezza e della verità: nella bellezza tutto è unificato, tutto giustificato nel suo ultimo senso. “In verità vedi la Trinità, se vedi l’amo¬re”. Si può dire che tutto ciò che è bello viene dalla Trinità ed è attratto da essa: “Nella Trinità si trova la fonte suprema di tutte le cose, la bellezza perfetta, il gaudio completo”

  • Janus, 28 Agosto 2009 @ 11:40 Reply

    … anch’io ho avuto il mio San Simpliciano che mi ha preso per mano e portato a capire come Cristo fosse il compimento, la chiave di verità di tutto quel mondo razionale ed intellettuale che mi frullava in testa.

    La ricerca intellettuale è effettivamente vana senza Cristo … le continua necessità di conoscenza … tenta di riempire un vuoto … che permane fino all’incontro con Cristo.
    Sant’Agostino stesso indica il male come l’assenza dell’essere … come il Non Essere … appunto!
    A volte occorre chiudere gli occhi .. per vedere la luce 😉

    S.Agostino mi assomigliava moltissimo da ragazzo … nel periodo cartaginese …
    🙂 … insomma di casini ne ha fatti un bel po’ 🙂

    Salùt

    PS
    Se passate a Milano … dopo il Duomo, Sant’Ambrogio, Sant’Eustorgio, S.Maria delle Grazie/Cenacolo … una capatina anche a San Simpliciano …. non guasta 🙂

  • Janus, 28 Agosto 2009 @ 11:45 Reply

    @miriam
    Brava … vedo che ti sei re-impossessata di una tastiera 😉

    … Riporti concetti importanti …

    … Sorge quindi il dubbio e la lecita domanda del perchè le Chiese (edifici) costruiti negli ultimi anni siano tutti bruttissimi 🙂 😉 🙁

    Cià

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 12:13 Reply

    Avete notato che S. Agostino è stato battezzato a 33 anni ? 😉

    «Tardi ti ho amato, Bellezza così antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Sì, perché tu eri dentro di me ed io fuori: lì ti cercavo>>

    Anch’io (e penso tutti) ho scoperto che il Signore è dentro di me, dentro il mio cuore.
    (1Cor 6:19 “O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?”).

    Da questa scoperta, quando incontro qualcuno che mi dice che sta cercando Dio, che è un cercatore di Dio, gli rispondo :

    Smetti di cercare !
    Fatti trovare !!!

    E’ Lui che ti sta cercando per prima. Solo che tu vai in giro a cercarlo per luoghi o cose fatue e soprattutto : Non Ascolti !

    Fai silenzio (fuori e dentro) e leggi la Parola.

    La parola degli uomini, crea solo confusione (come la mia ora 🙁 ).
    La Parola invece ti illumina.

    @SPINA

    Spina, tu la mattina hai dei pensieri profondi …. ma dormi la notte ? 🙂

    A un certo punto dici :

    “Non è un trattato di filosofia amici,tutto ciò ha risvolti praticissimi, gli stessi che hanno ribaltato la vita di tante persone , noi li chiamiamo santi,ma sono solo persone che hanno dato sè stesse a Dio.
    Allora sono santa ?No,sono una persona che ad un certo punto del suo cammino ha la sfrontatezza di donare il proprio nulla al Tutto.”

    Scusa se te lo dico, ma sbagli.

    Anche la Madonna a Medjugorje nell’ultimo messaggio ci ha detto : “… Figlioli, non siete abbastanza santi …”.

    Tutti siamo chiamati santità !

    E’ quello che vuole Dio per noi, per il nostro bene.

    I 10 comandamenti sono i cartelli indicatori per diventare santi e Maria, nostra Madre, ci guida in questo cammino per ri-portarci a suo Figlio Gesù quanto prima 😉

    E’ proprio vero … chi Lo “incontra” vive la stessa sensazione : “il mio cuore non trova pace finchè non dimora in Te!”.

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 12:18 Reply

    Janus :
    … Sorge quindi il dubbio e la lecita domanda del perchè le Chiese (edifici) costruiti negli ultimi anni siano tutti bruttissimi
    Cià

    MMhhh Janus …. il tuo leggittimo e fondato interrogativo, apre un mondo sulla massoneria che è meglio che non lo inizi (io) neanche… 🙂

    Se vuoi, in pvt 😉

  • Miriam, 28 Agosto 2009 @ 12:19 Reply

    @janus …Penso sia più semplice farsi estrarre un molare che rispondere alla tua domanda..Ahi!!! Si dovrebbe fare una catechesi a proposito..Mi chiami in causa con questa domanda…Ma ora non ho tempo x riflettere insieme…Cià cià

  • Miriam, 28 Agosto 2009 @ 12:25 Reply

    @saulo si si noi siamo chiamati tutti alla santità xk LUI È SANTO! Lo dovremmo ricordare più spesso che la santità è la nostra meta che la vita è la palestra x la santità!Sono d’accordo con saulo mia cara spina anche sul fatto che ultimamente sei così profonda ed è stimolante leggerti..

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 12:27 Reply

    @Saulo
    giusto Saulo, tutti siamo chiamati a santità, ma spesso corriamo il rischio di non crederci, di sottovalutarci e svalutarci, sbagliando! Invece quello che ci viene chiesto è proprio di diventare santi (non insuperbire e credere di essere chissà chi!), ma desiderare e affidare la nostra vita perchè Lui ci renda tali, dobbiamo solo volerlo e permettergli di farlo. Qualcuno crede magari che pensare di diventare santi sia essere superbi, e che svalutandosi dimostri invece umiltà, ma non è affatto così.

  • miriam, 28 Agosto 2009 @ 12:32 Reply

    @laura
    buongiorno laura!!!scusate buongiorno pure a voi saulo e janus….ah la fretta!!si laura e’ proprio come dici

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 12:32 Reply

    laura :… e che svalutandosi dimostri invece umiltà, ma non è affatto così.

    Magari dimostrassimo umiltà …. è la cosa che Gesù apprezza di più in una persona 😉

    Ne abbiamo tutti bisogno.

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 12:34 Reply

    @miriam
    Buongiorno Miriam e ti prego ….. dimmi che il tuo primo intervento in questo post non l’hai scritto col cellulare 🙂

    Altrimenti ti mando ai campionati mondiali degli adolescenti 😀

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 12:36 Reply

    @Saulo
    infatti santità e umiltà vanno “a braccetto”! 😉

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 12:38 Reply

    @miriam
    Buongiorno a te Miriam e a tutti! 🙂

  • Janus, 28 Agosto 2009 @ 13:07 Reply

    Mi permetto di invece di concordare con Spina sul concetto di Santità.
    Questo … è sempre “posteriore” , mai “anteriore”.
    Il Santo … mentre vive … non sa di essere Santo (:-))… semplicemente vive questo “abbandono a Dio” in maniera piena ed autentica…. a volte dolorosa, travagliata.
    L’Abbando a Dio … ovviamente, ciascuno lo compie secondo il proprio carisma e facendo fruttare i talenti che Dio gli ha concesso.
    La Santità viene “riconosciuta” … dagli altri … non dal Santo :-))
    Nessun Santo ha mai detto : “Ohh Io sono Santo !”
    Sempre è invece capitato che le persone dicessero :”Quello è un uomo Santo” “In quello si vede operare Dio”.
    Non credo quindi che la Santità sia così a portata di mano 🙂
    Non credo neanche sia una meta.
    I Santi devono essere per noi il conforto …. di sapere che è comunque possibile conoscere su questa terra la Grazia e la Beatitudine del Signore … ma rimangono un “segno” della pienezza che vivremo in Sua Presenza!

    La meta rimane la piena Comunione con Cristo e la Sua Chiesa.

    Cià

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 13:25 Reply

    @Janus
    Carissimo Janus,
    partiamo dalla Parola, poi diciamo le nostre corbellerie 🙂 :

    1Cor 1:2 alla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro:

    Ef 1:4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo,
    per essere santi e immacolati al suo cospetto nella
    carità,

    Mi sembra chiaro, tutti siamo “capaci di Cristo” e tutti siamo chiamati alla sntità.

    (personalemente poi, la certezza me la dà l’ultimo messaggio di Maria a Medjugorje 😉 )

    Ovvio che la santità non è facile nè è la meta, ma è il bene massimo che il Signore desidera per noi su questa terra, vivere da santi.

    Ovvio anche che la santità non è distintivo che ti attacchi o un aureola di led che ti metti sulla testa 🙂

    Sono gli altri che la riconoscono.

    E come la riconoscono ?
    Perchè vivi a pieno i precetti che Gesù ci ha lasciato.

    Avevamo bisogno che il Magistero ci impiegasse 5 (se non ricordo male) anni perchè venisse proclamata Santa Madre Teresa ?

    No. Agli occhi di tutti lo era già.

    D’altronde (e qui mi puoi insegnare e ti chiedo un approfondimento in merito), nella prima Chiesa, il “titolo” di santo si conferiva già ai fratelli in vita che si distinguevano per la loro condotta cristiana.

    Come se non bastasse, mi appello anche alla saggezza popolare : “quello …. è proprio un sant’uomo” 😀

    Se non ti ho convinto ….. almeno c’ho provato :-p

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 13:28 Reply

    @Janus
    Certo che i santi non si consideravano tali, proprio la loro umiltà gli faceva vedere chiaro. Santità non è superiorità, ma umiltà, unione con Dio, abbandono a Dio…
    La meta non può che essere questa, se no continuiamo a vivere un po di qua e un po di là. E non si può affermare il contrario, sarebbe come dire che Gesù ci chiede qualcosa che non è possibile, e quindi che è un bugiardo. Se ci chiede di seguire Lui che è la via, la verità e la vita, ci dice che è possibile anche per noi!
    Concordo con te che nel momento in cui ci crediamo santi è sicuro che non lo siamo affatto!!! 😉

  • SPINA, 28 Agosto 2009 @ 13:30 Reply

    @lidia
    …sono onorata di ciò…ed anche un pò rincuorata perchè se mi riconosco nel fratello e viceversa ho una conferma sul mio cammino….quindi grazie Lidia!

    @Saulo
    Io fortunatamente di notte dormo come un sasso…mio marito dice che non dormo ma scivolo in un coma….
    Poi mi sveglio molto molto presto…un pò è l’abitudine all’orario del lavoro che mi costringe alla levataccia… da molti anni io apro gli occhi prima della sveglia (fissata alle 05 e 30…) .
    Così da qualche anno sfrutto questi minuti preziosi e silenziosi…infatti il mondo se la dorme, per far svolazzare lo spirito….bisogna sgranchirsi le ali ogni tanto se no si atrofizzano…e le ali ce le abbiamo tutti!

    Sulla santità….spero avremo modo di approfondire, comunque per me è il traguardo,è arrivare ad essere come Dio mi ha pensato…quindi essere un’opera compiuta,la sua opera.
    per questo dico di non essere santa,sono in costruzione….fino al mio ultimo respiro,e fino all’ultimo devo tenere accesa la mia lampada avendo cura di non far mancare l’olio.
    Mistero della libertà dell’uomo,che può avere l’ardire di puntare alla santità,e legittimamente, ma che può scivolare ogni istante verso l’incompiutezza di sè stesso…Enorme libertà,se non la percepissi così tanto non mi sarei mai avvicinata a Dio.

    Perchè il nostro Don agricoltore non ci parla della santità….una pillolina sola,un po du olio per le nostre lampade? Mando un grande e dolce sorriso a tutti !Vostra Spina.

  • Miriam, 28 Agosto 2009 @ 13:33 Reply

    @janus la piena comunione con cristo e la sua chiesa è la Santità appunto!Il nostro saluto comunitario dovuto al fondatore dell’ordine religioso a cui appartiene il mio parroco è “fatti santo!”.È vero ciò che dici che il santo che vive non sa di essere santo xk non osa nemmeno pensarlo visto che è un uomo di Dio ha la piena umiltà che con la totale fedeltà a Dio lo porta ad essere santo…La santità la vivi quando ti impegni ad essere un buon padre un buon marito un buon lavoratore un buon figlio un buon amico ecc la puoi vivere in determinati momenti ma la puoi perdere nell’arco di dieci secondi proprio xk non la possiediamo …Quando un giorno ci uniremo a Cristo x la vita eterna è il Regno dei Santi..

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 13:47 Reply

    SPINA :Perchè il nostro Don agricoltore non ci parla della santità….una pillolina sola,un po du olio per le nostre lampade? Mando un grande e dolce sorriso a tutti !Vostra Spina.

    Dovrai pazientare un paio di giorni.

    Ha detto che andava a trovarei i suoi giovani al campo estivo e poi tornava. 🙂

    Certo che scivolare nel coma ogni sera e svegliarsi puntuale ogni mattina … se lo sa la scienza … 😀

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 13:57 Reply

    OT – PROPOSTA

    Per chi lo vede in tempo, propongo di “ritrovarci” alle 15:00 (ora della morte di Cristo) nella recita della coroncina della divina misericordia.

    Chiedo scusa per l’OT.

    Saulo

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 14:01 Reply

    @Saulo
    Ci sto! 🙂

  • Janus, 28 Agosto 2009 @ 15:52 Reply

    @Saulo
    … il tempo si assotiglia sempre più … d’altronde lunedì si avvcina!
    Comuque sia, veloce e stringato (che per la mia mole non è facile)

    Non voglio essere frainteso, il Catechismo l’ho letto un po’ anch’io :-).
    Però mi fa sempre paura chi intende il proprio percorso di fede come una strada per la santità 🙂

    I primi Cristiani si dicevano santi … perchè nella radice (sia greca ovvero indoeuropea che ebraica ovvero semitica) della parola c’è il senso di “separazione” e “confermazione” … per cui si separavano dalla vita “precedente” e si “confermavano” nella vita nuova di cristiani.

    La radice (anche latina) di “santo” (che è participio passato di “sancire” … ma ha la stessa origne di Sacro … con una noiosa infiltrazione nasale 🙂 ) … indica anche “purezza” … ma ha questa simpatica prospettiva : non è cosa che ci si attribuisce … è cose che viene attribuita! “Sancita” appunto! 🙂

    Mi va anche bene accettare la tensione alla santità … ma con moderazione ok ?

    Salùt
    🙂

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 15:56 Reply

    @Janus

    Ok, rallenterò la mia corsa alla santità 😀

    P.S.: Ti ho risposto alla mail 😉

  • Janus, 28 Agosto 2009 @ 16:03 Reply

    @Saulo
    Capiscimi … gioco in mischia … ed a volte è dificilissimo essere santi 🙂

    Però non mi preoccupo, perchè per chi gioca in mischia a rugby, i gallesi dicono che il Paradiso sia assicurato … perchè l’inferno l’hanno vissuto in terra 🙂

    Vado a leggere la @

    Cià

  • Betty, 28 Agosto 2009 @ 16:29 Reply

    @Janus
    Anche il mio san Simpliciano ultimamente mi ha additato la santità come strada della mia fede. Ovviamente, conoscendomi, ho pensato che lui non avesse capito con chi aveva a che fare………. E’ altresì certo che noi tutti aneliamo alla totale comunione con il Signore, se il nostro desiderio più profondo è quello non c’è scampo: la meta della santità è per noi. Mi sono ritrovata in Teresa del Bambin Gesù dove afferma che si presenterà davanti al Signore a mani vuote, senza nulla che non le sia stato donato da Lui. A queste condizioni, il mio san Simpliciano ha ragione: ho qualche speranza anch’io.

  • lidia, 28 Agosto 2009 @ 16:44 Reply

    Se vi capita, affiancate le letture di domenica in rito ambrosiano e quelle in rito romano.
    E’ da un po’ che me ne sono accorta – e forse è il regalo di sant’Agostino – ma è come se fossero in dialogo … ed io stupidamente sto cercando inutilmente di dire a celebranti in un rito di portare un po’ dell’altro rito nelle loro omelie.

    Possibile che ci lo vedo solo io questo dialogo serrato dove addirittura un Vangelo di un rito conferma la 1° lettura del 2°, cun un san paolo che ribadisce.

    Perchè le ricchezze devono sempre stare in un solo scrigno? Perchè non c’è condivisione o quanto meno applicare la logica del m.c.m. che c’è, assicuro che c’è.

    Non è proprio un OT è che davvero penso sia un regalo di sant’Agostino e forse magari è un’indicazione.

  • miriam, 28 Agosto 2009 @ 17:40 Reply

    I SANTI SONO GLI AMICI DI DIO….E ANCHE I NOSTRI 🙂 ultimamente mi hanno fatto questa dedica ….che dedico a tuuti voi amici …Gli amici sono “colori”, ognuno con la sua matita,e una forma di essere sempre molto incisivi.
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    Esiste l’amico “color verde”:è quello che in tutto fa risaltarela bellezza della Vitae in tutto ripone la speranza in essa.È la nostra speranza!
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    Esiste l’Amico “color azzuro”:ha sempre parole di pace e serenità,Ci dà l’impressione di essere sempre in contatto diretto con il cielo o col profondo azzurro del mare.Egli ci eleva!
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    Esiste l’Amico “color giallo” :egli ci affascina come il sole.C’invita a ridere, sorridere e a contemplare il permanente luccichio delle stelle, come se fossero alla portata delle nostre mani.
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    Esiste l’Amico “color rosso” :è quello che domina le regole del vivere, come il sangue per il nostro organismo. Egli segnala i pericoli,ma non ci sminuisce il coraggio.È prodigo di parole appassionate e dense di grande tenerezza.
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    esiste l’Amico “color arancio”:egli ci dona la sensazione di vigore e salute.Arricchisce il nostro spirito con energia che sono come ricche vitamine per la nostra crescita.
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    Esiste l’Amico “color grigio”:egli ci conduce al silenzio,all’interiorizzazione e all’autoconoscenza.Ci invita ad entrare in noi stessi,a riflettere per scoprirvi la verità.Ci aiuta ad approfondire il nostro animo.
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    Esiste l’Amico “color viola “:egli trae l’essenza maestosa della nostra vita come quella dei Re e dei Re Magi.Le sue parole manifestano nobiltà, autorevolezza e sapienza.
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    Esiste l’Amico “color nero”:egli è abile nello svelarci il lato nascosto della nostra vita e lo fa, generalmente, con espressioni taglienti.Egli ci parla senza ”anestesia”, con buone intenzioni ci conduce a discernere meglio le nostre attitudini di fronte alla vita.
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    …e esiste l’Amico “color bianco” :egli ci svela le verità assunte dalla convivenza e dallo studio. Egli ci convince che non siamo soli a possedere la verità, essendo la “verità” la vera ricchezza da condividere con gli altri.
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    Incontrandoci in questo blog siamo un grande“Arcobaleno”! p.s. saulo no quello l’ho scritto al pc come pure questo…..un bacio colorato a tutti!

  • Saulo, 28 Agosto 2009 @ 17:59 Reply

    @miriam

    Grazie Miriam per la dedica, molto bella !

    Sono indeciso che colore scegliere…. se ne può scegliere più di uno ? 🙂

  • miriam, 28 Agosto 2009 @ 18:00 Reply

    @Saulo
    ma per te?

  • laura, 28 Agosto 2009 @ 18:12 Reply

    @miriam
    Bella, grazie Miriam! 🙂

  • ww, 28 Agosto 2009 @ 19:09 Reply

    @miriam
    Tempo fa, alcuni miei amici mi hanno qualificata con le caratteristiche del verde.
    Mi posso autocandidare per questo colore del nostro arcobaleno?
    Oppure, se ve ne sembra più appropriato un altro, fate voi!
    Ciao a tutti!!!

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