Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo

In quel tempo, Gesù disse: 
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Mt 11,28-30

Andiamo a lui, noi che siamo affaticati ed oppressi. Andiamo a lui noi che portiamo dei macigni nel cuore, che non capiamo, che non abbiamo risolto i grandi interrogativi della vita. Andiamo a lui noi che siamo travolti dalle disgrazie, dalla malattia, dal dolore, dopo averli strenuamente combattuti, dopo avere cercato in ogni modo di restare a galla. Andiamo a lui: è il Signore l’unico e il solo che offre speranza, che realizza la salvezza in noi. È lui, il Signore, che può offrire una sosta di ristoro nel difficile cammino della vita. E impariamo da lui ad accogliere con mitezza gli eventi e con umiltà, consapevoli, cioè, dei limiti che la vita porta in sé, dei limiti che portiamo nel nostro cuore. Imitare Cristo è l’obiettivo della nostra vita: imitarlo nella visione del Padre, nella compassione verso gli uomini, verso la lucida consapevolezza di ciò che siamo chiamati a diventare e ad essere. Imitare Cristo significa, concretamente, conoscerlo, far diventare il vangelo metro di giudizio per ciò che scegliamo e che diciamo. Nel cuore dell’estate il Signore ci propone di fare delle vacanze esclusive con lui, nel luogo più esclusivo che c’è: il nostro cuore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *