Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Gv 3,16-21

Dio ha talmente amato il mondo da mandare suo Figlio. Questo non può capire Nicodemo. Se non rinasce dall’alto nessuno può concepire un Dio che per amore si dona. Solo lo Spirito ci può far cogliere tanto. Solo cambiando approccio possiamo concepire un Dio che non desidera timorosa obbedienza o pedissequo rispetto delle norme, che non vuole fare una selezione dei bravi ragazzi ma che desidera salvare il mondo. E no, non potevamo arrivarci da soli, siamo tutti un po’ Nicodemo, brancoliamo nel buio, nonostante la Parola, nonostante l’intelligenza spirituale. Ci voleva lui, il Verbo di Dio, per capire chi è Dio. Non avremmo osato tanto. Ci saremmo accusati di esagerare, di manipolare Dio, di proiettare addosso a lui i nostri sogni più intimi. Un Dio che ama. E Gesù rilancia: ama così tanto da morire per te. Ti ama da morire. Da morirne.

 

1 Comment

  • Alessandra Angeletti, 10 Aprile 2024 @ 07:46 Reply

    GRAZIE, sei forte!! Sei una luce quotidiana indispensabile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbero interessare

Caterina

Scritto da  

Abbiate fede

Scritto da