Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo
Commento al Vangelo del 31 Gennaio 2022 | Mc 5,1-20

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.

Mc 5,1-20

Si fa del male, si percuote, abita fra le tombe. Lo abita la tenebra, il senso di colpa, la parte oscura della realtà, il demonio. E i suoi concittadini, dei geni, lo hanno coperto di catene. Come se ce ne fosse bisogno. Aggredisce il Nazareno che ha osato sbarcare nella terra dei pagani. Ma, subito, Gesù mostra chi comanda. Chi sei?, chiede. Legione perché siamo in molti. È vero: siamo in molti dentro di me. Dentro ognuno di noi. Siamo persone diverse, portiamo nel cuore pensieri di luce e altri tenebrosi e oscuri. A noi decidere a chi dare la maggioranza. Nel povero disgraziato hanno prevalso le ombre e si punisce, si distrugge, per ricordarci che avere una scarsa considerazione di noi stessi significa nutrire le tenebre che distruggono. Ma lui, il Signore, ci libera da ogni dittatura dell’ombra, e fa prevalere amore e luce, se lo vogliamo. Decidiamo noi, oggi, a chi dare la maggioranza nel nostro parlamento interiore.

2 Comments

  • Silvia Battini, 31 Gennaio 2022 @ 00:04 Reply

    Come sempre, riesci a spiegare l’incomprensibile con poche ma incisive parole. Grande Paolino, grazie!

  • Lucia Frediani, 31 Gennaio 2022 @ 17:03 Reply

    Sempre un faro Paolo.
    Grazie !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbero interessare